Ti sei mai domandato come è possibile monitorare la qualità dell’aria a scuola o in ufficio? Oggi è più che mai importante tenere sotto controllo l’aria che lavoratori e studenti respirano ogni giorno. Come? Ci sono strumenti che oggi possono diventare dei validi alleati per monitorare i valori dell’aria indoor. Scopriamoli insieme!

Perché misurare la qualità dell'aria negli spazi chiusi?

Misurare la qualità dell’aria negli spazi indoor ti permette di garantire un’ambiente sicuro, sopratutto in questi ultimi due anni con l’arrivo del coronavirus. Per rendere gli spazi sani, con un buon livello di qualità dell’aria, è necessario partire dalla prevenzione con la misurazione dell’anidride carbonica. Quest’ultima altro non è che una molecola che viene prodotta dal nostro corpo durante la respirazione.

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Se non lo sapevi, un’alta concentrazione di anidride carbonica ha conseguenze negative sulla salute, perché comporta una mancanza di ossigeno nell’aria. Più persone ci sono in una stanza chiusa, più alta sarà la concentrazione di anidride carbonica in quello spazio. Pensiamo ad esempio a un’aula scolastica oppure a un ufficio condiviso.

In questo caso i livelli di anidride carbonica che si possono raggiungere sono altissimi e i rischi sono altrettanti. Proprio in questi spazi è necessario tenere monitorati i livelli di Co2 per garantire un’ambiente salubre e sopratutto limitare la diffusione del virus Covid-19. Di conseguenza ci saranno anche benefici sull’apprendimento ed il lavoro quotidiano.

Quali effetti ha sulla salute?

La poca concentrazione di ossigeno in un ambiente comporta diversi effetti negativi sulla salute delle persone che vivono quell’ambiente. I principali sintomi di un’ambiente con un’alta quantità di anidride carbonica sono per esempio:

  • Sonnolenza
  • Mal di testa
  • Difficoltà di concentrazione
  • Nausea

Questi sintomi condizionano negativamente l’apprendimento degli studenti e anche il lavoro svolto da chi si trova in ufficio.

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Quali sono i valori entro i quali stare per considerare l’aria ottimale? E’ importante conoscere i valori da non oltrepassare per la presenza di anidride carbonica indoor. Valori che si trovano fino a 1000 ppm sono considerati nella norma. Una volta superato questo valore è necessario intervenire per un ricambio dell’aria e per abbassare il livello di anidride carbonica. Ed è qui che entrano in gioco i rilevatori di Co2 portatili e professionali.

Come monitorare la Co2!

Monitorare la Co2 è più semplice di quanto si possa pensare. Oggi sono presenti strumenti, che grazie a tecnologie specifiche che misurano il valore di ppm (parti per milione) di uno spazio, riescono a comunicare il valore effettivo presente. Tuttavia, sul mercato oggi si trovano diverse tipologie di questo strumento e tutte potrebbero sembrare le medesime, ma è bene capire quale, tra questi, sia davvero valido.

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Ciò che rende valido il misuratore di anidride carbonica è prima di tutto il tipo di sensore al suo interno. Velocità e precisione sono le caratteristiche differenzianti. Il sensore serve per captare il livello di ppm, che come detto prima, è consigliato non superi i 1000 ppm. Un altro importante elemento differenziante è l’avviso di  raggiungimento dello stato di ppm corretto, che ci aiuta nella gestione del risparmio energetico con il riscaldamento. Questo perché il sensore segnala con un doppio avviso luminoso e uditivo che possiamo chiudere le finestre.

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